Superbonus per finestre, porte e infissi

Ci sono pervenute negli ultimi mesi tantissime richieste di informazioni per capire come ottenere l’agevolazione per infissi, porte e finestre e cosa è possibile detrarre con il superbonus del 110%.
Pima di tutto, occorre chiarire alcuni punti fondamentali, riportati in via definitiva dai decreti attuativi del Mise (decreto asseverazione, decreto prezzi) e dalla circolare 24 di Entrate dello scorso 8 agosto 2020.
La prima regola fondamentale: per ottenere il Superbonus si deve migliorate di due classi il consumo energetico dell’edificio. Questo risultato può essere raggiunto anche effettuando insieme all’intervento “trainante”(es. cappotto termico) uno o più degli interventi “trainati”.
In questo caso la detrazione maggiorata si applica a tutti gli interventi considerati complessivamente e nei limiti di spesa previsti per ciascuno di questi. Vediamo in dettaglio l’argomento e facciamo un esempio pratico per quanto riguarda la sostituzione di infissi.

Superbonus per infissi, porte e finestre
Gli interventi trainati sono quelli elencati nel comma 2 dell’art. 119. Si tratta di tutti gli interventi per i quali è attualmente riconosciuto l’ecobonus, ossia quelli contenuti nell’art. 14 del dl 63/2013. Tra i principali troviamo:
  • sostituzione serramenti e infissi;
  • installazione schermature solari;
  • installazione pannelli solari per la produzione di acqua calda.
In riferimento alle unità immobiliari unifamiliari e agli edifici funzionalmente indipendenti, la sostituzione dell’impianto di riscaldamento può rientrare contemporaneamente tra gli interventi trainanti e trainati. In questo caso si applica comunque una sola agevolazione.
La detrazione relativa agli infissi riguarda tutte le tipologie di serramenti, compresi quindi porte e portoni, in grado di assicurare un miglioramento del rendimento energetico rispetto a quelli in precedenza installati.
L’intervento deve presentare le seguenti caratteristiche:
  1. sostituire gli elementi già esistenti e/o sue loro parti;
  2. riguardare stanze o vani riscaldati e quindi proteggerli verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  3. assicurare un valore di trasmittanza termica (Uw) inferiore o uguale al valore di legge.
Quest’ultima dichiarazione è attestata dal produttore.
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Il nostro consiglio è di affidarsi tecnicamente a progettisti ed aziende del territorio ed economicamente affidarsi alla banca di propria fiducia per eseguire l’operazione (sempre che una persona non decida di tenersi il credito fiscale avendone la capienza IRPEF)
MOLTO IMPORTANTE non farsi ingolosire da venditori di general contractor (provenienti da altre province o regioni) che promettono mari e monti, minimizzando le difficoltà tecniche e burocratiche che invece sono molto pesanti e in alcuni casi limitanti.
Prima del vantaggio fiscale e dei lavori effettuati praticamente a costo zero per il privato, ci deve essere un serio discorso tecnico ed economico che metta al sicuro il committente sia dal punto di vista tecnico che da eventuali verifiche erariali future con possibili esiti disastrosi.
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